ALLA PROVA DEL 6 (MT)

TEST – Videocamera di sicurezza 4G Reolink Go Plus

CI PIACE

  • Pratica e semplice da utilizzare
  • Risoluzione elevata
  • Lunga autonomia
  • Consumo di dati ridotto

NON CI PIACE

  • Prezzo elevato
  • Connettore micro-USB invece di USB-C
  • Mancano informazioni durante gli aggiornamenti del firmware

1° gennaio 2022 – La sicurezza in camper è importante. Non solo quella durante la permanenza all’interno del veicolo, ma anche quella del mezzo stesso quando usciamo per andare a sciare, al museo, nel centro storico o in spiaggia. Sono quelli i momenti in cui si rischia di più: i ladri sanno che il turista che scende da un camper farà ritorno alla peggio dopo qualche decina di minuti, ma spesso qualche ora dopo. E si preparano a colpire.

Antifurto inviolabili non ne esistono, ma visto che è cosa buona e giusta rendere difficile la vita al malvivente, possiamo fare un passo in più: adottare una videocamera di sorveglianza che ci avverta tempestivamente in caso di intrusione. In camper, però, non è facile come a casa.

Ripassiamo le basi

Quando abbiamo a disposizione la corrente a 220 volt e una connessione a Internet fissa, come nel caso dell’ADSL o della fibra ottica, tutto è semplice. Le offerte in commercio sono molteplici e vanno dalla singola videocamera al sistema di videosorveglianza completo di centralina di controllo per registrare i flussi video provenienti da più dispositivi. La soluzione più economica (poche decine di euro) consiste nella connessione Wi-Fi di una videocamera collegata all’alimentazione elettrica.

Quando si sale su un veicolo ricreazionale, l’infrastruttura di base tendenzialmente manca. I più tecnologici magari si sono attrezzati, ma non bisogna farlo senza cognizione di causa: mantenere costantemente attivi un router collegato alla rete cellulare e una videocamera comporta consumi elettrici di cui bisogna essere consci, per evitare di attingere troppa energia dalla batteria servizi.

In aiuto ci arriva però una soluzione molto più semplice: quella di una videocamera già dotata di connessione cellulare 4G e alimentata da una batteria ricaricabile. Questo evita la posa di cavi e la necessità di appoggiarsi a una rete Wi-Fi esistente: in definitiva basta fissare da qualche parte la videocamera e questa funziona. L’unico prerequisito è quello di avere una SIM cellulare abilitata ai dati. Nessuna preoccupazione per la quantità di giga (GB): i dati vengono utilizzati in discrete quantità solo quando si visualizzano da remoto i video e quindi alla fine si parla di pochi megabyte (1 GB = 1.024 MB).

Dal giardino al camper

In questo settore non è che i prodotti disponibili siano molti, visto che l’esigenza è davvero specifica. I pochi che ci sono nascono con l’idea di un posizionamento in parchi e giardini, dove portare elettricità e Wi-Fi spesso non è agevole. Nel nostro caso, però, possiamo perfettamente sfruttarne le caratteristiche per proteggere il veicolo.

L’ultima aggiunta sul nostro Falkor è una videocamera di Reolink, un produttore specializzato in soluzioni di videosorveglianza che a catalogo ha addirittura quattro prodotti studiati per funzionare in modo indipendente. Due hanno inquadratura fissa e due possono invece spostare l’ottica sui due assi per cambiare l’area visualizzata. È vero che il nostro Falkor è per noi una “reggia”, ma realisticamente parlando, una videocamera a inquadratura fissa è più che sufficiente per tenere sotto controllo gli otto metri quadri di casa nostra. Così abbiamo optato per il modello Reolink Go Plus.

Rispetto alla versione “base” Reolink Go, si distingue essenzialmente per una risoluzione più elevata (2.560 per 1.440 pixel contro 1.920 per 1.080, in entrambi i casi a 15 frame al secondo) e per un sistema capace di distinguere il movimento dei veicoli rispetto a quello di persone e animali. Di contro, l’angolo coperto dalla sua ottica è di 95 gradi contro 110. Più che sufficiente, comunque, per l’interno di un veicolo ricreazionale.

Tutto quello che serve

La confezione comprende la videocamera, il supporto da fissare alla parete, il cavo micro-USB per la ricarica della batteria, una cover in silicone a effetto “camouflage”, viti e tasselli, una cinghia per fissare eventualmente il prodotto a un tronco d’albero, una dima, un adesivo che indica che la zona è videosorvegliata e la guida rapida. Manca un alimentatore e avremmo apprezzato la presenza di un connettore USB-C, ma tutto quello che serve c’è.

La forma tondeggiante della videocamera non consente di appoggiarla semplicemente su una superficie, ma è necessario fissarla sul supporto in dotazione. Sul nostro Falkor abbiamo approfittato della predisposizione per gli altoparlanti in cellula (che non abbiamo) realizzando una piastra metallica tonda su cui avvitare il supporto Reolink. La fase di installazione è comunque quella in cui la disposizione degli arredi e la fantasia personale fanno la differenza, e ognuno, sul proprio mezzo, dovrà trovare la soluzione più adatta.

La SIM che utilizzeremo nella videocamera dovrà essere preventivamente attivata (utilizzando un qualsiasi smartphone) e andrà eventualmente escluso il PIN iniziale. Accanto allo slot per la SIM c’è anche quello che permette di ospitare una scheda di memoria in formato microSD fino a 128 gigabyte. In alternativa alla scheda di memoria, in alcuni Paesi è possibile utilizzare un servizio cloud proposto da Reolink, ma per il momento in Italia non è disponibile. Per l’uso su un veicolo ricreazionale questo non è un grosso problema: anzi, evita di avere spese fisse diverse da quelle della SIM.

Un complemento prezioso

Veniamo quindi ai motivi per cui vale la pena installare un prodotto come questo. Quando si è in vacanza, il veicolo difficilmente viene lasciato troppo lontano. Di solito lo si parcheggia per andare al ristorante, per passare qualche ora in spiaggia o per sciare, per una breve escursione o per visitare una mostra o museo. La videocamera diventa in questo caso un prezioso complemento agli antifurto più tradizionali, che è bene non manchino mai. Tutti sappiamo che se un ladro mette nel mirino il nostro camper difficilmente riusciremo a dissuaderlo, ma più strumenti a disposizione abbiamo più crescono le chance di salvare i nostri beni.

Nel caso specifico, quando la videocamera rileva un movimento anomalo all’interno del veicolo, invia un messaggio di avviso immediato al nostro telefono, permettendoci di collegarci al dispositivo e guardare in tempo reale cosa sta succedendo. In caso di effrazione, potremo far scattare una sirena (il cui suono è anche personalizzabile) o parlare con l’intruso. A volte basta far capire che il tutto sta venendo registrato per far desistere il furfante. In ogni caso, possiamo contemporaneamente avvertire le forse dell’ordine o tornare rapidamente verso il nostro veicolo. 

La videocamera è utile però anche in altri casi, meno drammatici. Per esempio, se abbiamo un animale domestico che siamo costretti a lasciare sul veicolo per breve tempo (in ogni caso mai al sole!), possiamo di tanto in tanto verificare che tutto sia a posto.

Lasciamo che il tempo faccia il suo corso

Per quanto riguarda il funzionamento noi siamo soddisfatti. L’unico problema che abbiamo registrato è stato in fase di prima installazione: quando si inserisce la SIM e si avvia la videocamera per la prima volta, il sistema verifica la presenza di eventuali aggiornamenti del firmware e, in caso positivo, procede con il download e l’installazione. Nella versione che abbiamo provato, che era un esemplare di pre-produzione, non c’è stata segnalazione di questo processo e quindi abbiamo contattato il servizio clienti per capire come mai fossimo “bloccati”: il dubbio era che la videocamera non funzionasse. In realtà è stato sufficiente lasciare fare al tempo il suo corso.

La durata della batteria si è rivelata più che soddisfacente: prima di scrivere questa prova abbiamo sostanzialmente registrato due cicli di vita da circa tre settimane ciascuno. Ovviamente nella maggior parte del tempo il dispositivo è in stand-by, quindi il consumo di energia è limitato. Le tre settimane che abbiamo sperimentato sono sufficienti per la maggior parte delle vacanze e un tempo abbastanza lungo da non far vivere come un problema o un disagio la necessità della ricarica.

Pannello solare: ok per il giardino, meno in camper

Reolink, che propone la Go Plus come soluzione perfetta per giardini o aree dove non arrivano corrente e Wi-Fi (a proposito, questo prodotto non può essere utilizzato con reti di questo tipo, né condividere la sua connessione 3G/4G), ha a catalogo anche un piccolo pannello solare (venduto a 30 euro), che posizionato in modo corretto e fissato con un supporto simile a quello della videocamera permette di mantenere un’alimentazione costante, senza bisogno di ricariche. L’idea ci piaceva, ma a onor del vero non ci è sembrata ideale per un veicolo ricreazionale: far passare cavi in forma fissa per un oggetto del genere non vale la pena e poi i camper normalmente hanno già i loro pannelli solari.

Abbiamo provato a usarlo internamente, ma la necessità di orientarlo nuovamente verso il sole quando si sposta il veicolo (e quindi di trovargli ogni volta una nuova posizione) ci ha fatto presto desistere. Ci sarebbe a dire il vero la possibilità di mantenere costantemente alimentata la videocamera tramite la porta micro-USB, ma Reolink – pur confermando questa possibilità – sconsiglia di farlo, probabilmente per preservare la vita della batteria.

App versatile

Molto interessanti, invece, le diverse funzioni regolabili tramite app. La Reolink Go Plus, per esempio, può essere gestita con una pianificazione per attivare o disattivare la videocamera in base a orari specifici. Va precisato che prodotti di questo tipo non possono essere mantenuti attivi mentre si è all’interno del mezzo, perché la continua rilevazione del movimento attiverebbe le notifiche, che diventerebbero continue, fastidiose e – soprattutto – porterebbero in breve tempo all’esaurimento della batteria. La videocamera va quindi attivata quando si lascia il mezzo e riattivata quando si rientra, oppure gestita tramite pianificazione.

La Reolink Go Plus rileva i movimenti sia di notte sia di giorno, fino a una distanza di dieci metri. La visione notturna, abilitata dall’infrarosso, mostra immagini in bianco e nero e il passaggio dalla modalità diurna a quella notturna è completamente automatico. La sensibilità del sensore PIR può essere regolata manualmente per ridurre eventuali falsi allarmi. In caso di movimento, il dispositivo attiva una notifica push sullo smartphone, registra un video per almeno 8 secondi o fino alla fine del movimento rilevato e invia una mail all’indirizzo che abbiamo scelto in fase di impostazione. Alla videocamera possono essere associati anche più telefoni.

Perfetta anche all’esterno

Vista la natura della Reolink Go Plus sono anche presenti funzioni che su un camper sono poco utili, ma se si decide di fare un uso misto del dispositivo, togliendolo magari dal veicolo quando lo si lascia in rimessaggio per usarlo a casa, possono fare comodo. Per esempio, è possibile definire delle aree dell’inquadratura nelle quali il movimento non viene rilevato, come la strada che passa proprio davanti al cancello. La videocamera è naturalmente resistente ad acqua e polvere, essendo certificata IP65. Alla stessa app possono essere collegate più videocamere (fino a 16), anche con un misto di dispositivi 4G e Wi-Fi per creare sistemi di videosorveglianza completi.

Una funzione più creativa è quella del “time lapse”. Filmati catturati con questa tecnica permettono di riprodurre in pochi secondi scene che invece sono durate ore o giorni. La videocamera è preimpostata per catturare al meglio albe, tramonti, nuvole in movimento, fioriture o costruzioni, ma si possono anche impostare manualmente i parametri.

Tutte le registrazioni, siano esse realizzate dall’attivazione del sensore di movimento o riprese fatte in time lapse, dopo la registrazione sulla scheda microSD possono essere visualizzate da remoto o scaricate sul proprio telefono. In generale, il dato da tenere sotto controllo è quello dei dati consumati. Come parametro, visualizzando le immagini in formato Full HD (1.920 per 1.080) serviranno circa due gigabyte di dati per ogni ora di visualizzazione. Insomma, nulla che un piano da una manciata di euro al mese non possa gestire.

Compatibile con le smart home

Infine, la Reolink Go Plus può essere integrata in sistemi di domotica compatibili con Google Home o Amazon Alexa. Il processo di inserimento richiede però di avere a disposizione un dispositivo Chromecast nel primo caso o un Echo nel secondo. Sinceramente queste funzioni non le abbiamo testate: la nostra “casa” è così piccola che della “smart home” facciamo volentieri a meno!

Il prodotto in definitiva ci è piaciuto. Forse l’ingombro potrebbe essere un po’ più ridotto, ma una volta trovata la giusta posizione non è certo un dispositivo dalle dimensioni fastidiose. L’importante è che faccia bene il suo lavoro, e lo fa. Il costo di acquisto non è contenuto come quello di una videocamera Wi-Fi, ma comunque più limitato rispetto a soluzioni alternative proposte dalla concorrenza. Il prezzo suggerito al pubblico è di 280 euro, ma nel momento in cui scriviamo (31 dicembre 2021) il produttore sta proponendo la Reolink Go Plus a 252 euro. Chi vuole risparmiare ancora qualcosa può scegliere la Reolink Go a 207 euro (invece di 230), a prezzo di una risoluzione leggermente più bassa.

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INFORMAZIONI SULL'AUTORE / ABOUT THE AUTHOR

Paolo Galvani

Nato nel 1964, è giornalista professionista dal 1990 e imprenditore dal 2007. Si occupa di tecnologia dalla fine degli Anni '80, prima come giornalista poi come traduttore specializzato, e da circa tre decenni ama girare in camper. Dalla fine di maggio del 2019 è diventato "fulltimer". A luglio 2019 ha lanciato il blog seimetri.it.

Born in 1964, he has been a professional journalist since 1990 and an entrepreneur since 2007. He has been involved in technology since the end of the 1980s, first as a journalist and then as a specialized translator, and for about three decades he has loved traveling in a motorhome. Since the end of May 2019 he has become a "fulltimer". In July 2019 he launched the blog seimetri.it

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