ALLA PROVA DEL 6 (MT)

TEST – Ricevitore Bluetooth Mini USB 4.2

CI PIACE

  • Prezzo irrisorio
  • Dimensioni contenute
  • Semplicità di utilizzo

NON CI PIACE

  • Richiede alimentazione
  • Prodotto di fattura economica
  • Tempi di consegna elevati

Prezzo al pubblico: 3,23 euro

10 novembre 2018 – Una delle piccole cose che prima o poi vorremmo sistemare sul camper è l’autoradio. Il nostro Falkor, realizzato su meccanica Ducato x244 (quello prodotto fino al 2006), ha un vano in formato singolo DIN, ma ci piacerebbe installare un prodotto con schermo touch, collegabile allo smartphone e con ricevitore DAB+. Abbiamo fatto molte ricerche e siamo giunti alla conclusione che in tutti i casi è necessario un lavoro manuale di adattamento: se si sceglie un prodotto con ingombro doppio DIN bisogna realizzare su misura il “mobiletto” per l’autoradio, mentre se si opta per una soluzione con schermo estraibile ci si scontra con la “palpebra” sporgente del leggìo. E comunque, per un apparecchio di marca di buona qualità l’esborso economico non è indifferente.

Alla fine delle nostre valutazioni, abbiamo deciso di rimandare l’investimento. Anche perché non basterebbe cambiare l’autoradio: altoparlanti e antenna che abbiamo trovato già montati sono di pessima qualità, e quindi bisognerebbe rivedere l’impianto nel suo complesso. Ci è rimasto, però, il desiderio di ascoltare musica in streaming dal nostro telefono.

Il collegamento via cavo dallo smartphone all’ingresso ausiliario (aux) dell’autoradio si è infatti rivelato inutilizzabile sui percorsi lunghi: quando il telefono è alimentato a batteria nessun problema, ma appena si collega l’alimentazione (ricavata dalla presa accendisigari a 12 Volt) subentra un fastidioso disturbo audio (un forte ronzio) che non siamo riusciti a eliminare in nessun modo. Abbiamo provato a utilizzare diversi adattatori accendisigari con prese USB singole o doppie, di tre marche diverse, provando entrambe le prese disponibili sul Ducato, ma senza che il rumore sparisse. Così è partita la caccia a una soluzione adeguata, che non significa solo funzionale, ma anche economica.

Pur essendo contrari alle “cinesate”, questa volta ci siamo lasciati convincere dal sito GearBest, attratti da prezzi assolutamente “fuori mercato”. Abbiamo optato per un generico “Ricevitore Bluetooth Mini USB 4.2”, spedito dall’Europa (Paesi Bassi) con servizio postale standard. Il prodotto che ha attirato la nostra attenzione è molto piccolo, come una chiavetta di memoria di quelle “costose”: l’idea era quella di collegarlo alla porta USB dell’autoradio per l’alimentazione e quindi, con il cavo audio minijack da 3,5 millimetri in dotazione, all’ingresso Aux, minimizzando gli ingombri. Il prezzo di questo piccolo miracolo è altrettanto miracoloso: 2,83 euro più 40 centesimi di spedizione! Da qui la decisione di rischiare l’acquisto. Se il ricevitore dovesse funzionare male lo conferiremmo in discarica come rifiuto RAEE senza troppi rimpianti.

Il ricevitore Bluetooth acquistato su GearBest non è più grande di una chiavetta USB

La spedizione dall’Europa ci ha illuso che i tempi di ricezione potessero essere ragionevoli. Invece, come un qualsiasi prodotto spedito via nave dalla Cina, ci sono voluti 36 giorni per veder consegnato il ricevitore. Dopo circa 30 giorni dall’ordine abbiamo scritto a GearBest per avere informazioni e ci è stato (velocemente) risposto che le condizioni di vendita riportano 60 giorni di tempo massimo di consegna! Per fortuna in meno di una settimana le Poste hanno finalmente portato a termine il loro gravoso compito consegnando un piccola busta…

La confezione si è rivelata minimalista: solo un sacchettino di plastica a bolle e un foglietto con le istruzioni per l’abbinamento. L’inserimento nella porta USB dell’autoradio ci ha confermato quanto già sospettavamo, cioè che da lì non si alimenta nulla: la porta serve solamente per leggere file audio da chiavette di memoria. Poco male: basta mettere il ricevitore in una USB dell’adattatore per accendisigari e… nooo!!! Ancora il ronzio di sottofondo!!!

3,23 euro buttati e accesso alla discarica prenotato? Non ci arrendiamo facilmente… Dal fondo di una vecchia borsa è emerso un altrettanto vecchio “powerbank”, ovvero una batteria ricaricabile con porta USB che andava di moda qualche anno fa, quando l’autonomia degli smartphone era più problematica (per noi) di oggi: facendo un lavoro stanziale non ne abbiamo più avuto bisogno e ci eravamo dimenticati di averla. Così, una volta ricaricata, è diventata la fonte di alimentazione del ricevitore Bluetooth: niente presa accendisigari, niente ronzio!

Per alimentare il ricevitore senza avere fastidiosi ronzii di sottofondo, abbiamo dovuto usare un “poxerbank”

L’abbinamento con il telefono è stato un gioco da ragazzi, e una volta collegato il ricevitore all’ingresso ausiliario dell’autoradio tutta la nostra musica è diventata disponibile anche in viaggio! Usiamo il ricevitore Bluetooth Mini USB 4.2 da un paio di mesi con grande soddisfazione. La qualità è più che buona e ogni volta che lo “accendiamo” inserendolo nel powerbank il collegamento con il telefono è automatico e quasi istantaneo. Non sappiamo quantificare le ore di utilizzo fino a oggi (forse una quindicina in totale), ma la batteria portatile ha ancora energia a sufficienza per alimentarlo. Vi aggiorneremo quando sarà ora di rifare il pieno di energia… Intanto ci crogioliamo nel compiacimento di avere risolto un piccolo problema al prezzo di una colazione al bar! 

INFORMAZIONI SULL'AUTORE / ABOUT THE AUTHOR

Paolo Galvani

Nato nel 1964, è giornalista professionista dal 1990 e imprenditore dal 2007. Si occupa di tecnologia dalla fine degli Anni '80, prima come giornalista poi come traduttore specializzato, e da circa tre decenni ama girare in camper. Dalla fine di maggio del 2019 è diventato "fulltimer". A luglio 2019 ha lanciato il blog seimetri.it.

Born in 1964, he has been a professional journalist since 1990 and an entrepreneur since 2007. He has been involved in technology since the end of the 1980s, first as a journalist and then as a specialized translator, and for about three decades he has loved traveling in a motorhome. Since the end of May 2019 he has become a "fulltimer". In July 2019 he launched the blog seimetri.it

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