ALLA PROVA DEL 6 (MT)

TEST – Van Westfalia Nugget su Ford Transit Custom con tetto a soffietto

Una meccanica di alto livello

Il Ford Transit Custom di ultima generazione ha una lunghezza di 4,973 metri (con un passo di 2,933) e una larghezza totale di 1,99 (2,272 a retrovisori aperti). L’allestimento Westfalia Nugget con il tetto a soffietto porta l’altezza a 2,07 metri, il che significa che si entra in molti parcheggi sotterranei o multipiano (o parcheggi con limitatore di altezza), ma non in tutti. Il motore è un turbodiesel da 2,0 litri di cilindrata con sistema “start&stop”, offerto con potenze da 130 e 185 cavalli. L’esemplare in prova, immatricolato in Germania, aveva invece un’unità da 170 cavalli abbinata a un cambio automatico a sei rapporti, sul nostro mercato disponibile come opzione solo con il motore più potente. In termini di peso, il Westfalia Nugget in ordine di marcia viene dato a 2.550 chili, con una massa complessiva ammissibile di 3.190 chili.

Il Transit Custom, come tutti i furgoni di ultima generazione, può essere infarcito di ogni genere di sistemi di assistenza alla guida (Adas) e il Nugget provato ne è un tipico esempio: sensori di parcheggio, controllo automatico e adattivo della velocità, sistema di mantenimento della corsia, frenata di emergenza assistita, riconoscimento dei cartelli stradali, controllo dell’angolo cieco, controllo dei veicoli in arrivo quando si usa la retromarcia per uscire da un parcheggio a pettine. E questo solo per ciò che riguarda la meccanica. Perché poi c’è tutta l’elettronica legata al sistema multimediale basato su Ford Sync 3: radio DAB+, navigatore satellitare, compatibilità con Apple Car Play e Android Auto, sistema di riconoscimento vocale. Molte di queste cose sono optional, ma vale sicuramente la pena considerarne qualcuna: in fondo a questo post trovate i prezzi di tutto.

Guida piacevole, consumi contenuti

Il Nugget che abbiamo guidato si è rivelato un vero piacere. Abbiamo percorso in totale circa 500 chilometri, tre quarti dei quali in autostrada. Questo è il regno del cruise control adattativo: si imposta la velocità desiderata e il mezzo la varia in funzione del traffico, rallentando quando rileva un veicolo più lento davanti o un cambio di corsia e riaccelerando quando la strada è libera. Se necessario, utilizza anche i freni. Il tutto mantenendo sempre una corretta distanza di sicurezza. In questo modo i chilometri volano che è un piacere e la guida è decisamente più rilassata.

In città, il cambio automatico si è rivelato sempre preciso, con cambi marcia appena percettibili. In caso di necessità, in particolare quando si guida in discesa, i rapporti possono essere scelti manualmente utilizzando i tasti presenti sulla leva del cambio. Per fortuna non abbiamo avuto bisogno di provare la frenata di emergenza assistita (non siamo dotati di “manichini” mobili come la redazione di Quattroruote!), ma sul cruscotto, quando ci si avvicina troppo al veicolo che precede, si accende immediatamente una spia rossa.

Con il portabici aumenta la versatilità

Il veicolo provato era dotato di portabiciclette Sawiko Agito Van (prodotto molto costoso, ma che ci è piaciuto: qui trovate la nostra prova, e qui potete vedere il video che mostra il suo funzionamento), e questo ci ha impedito di valutare la bontà del sistema di controllo degli angoli ciechi e del traffico in retromarcia: con il portabici installato (che viene visto come se fosse un rimorchio) questi sistemi vengono automaticamente disattivati.

Non avendo provato la versione proposta sul mercato italiano, parlare di prestazioni e consumi ha un’utilità relativa. Comunque, i nostri rilievi possono essere utili a chi sta valutando una meccanica diversa dai classici 120/130 cavalli. Il motore da 170 CV del “nostro” Nugget si è rivelato decisamente esuberante, tanto che a volte il sistema antipattinamento è entrato in funzione anche accelerando su asfalto. La guida diventa così più brillante e decisamente più simile a quella di una grossa monovolume. Ovviamente, se ci si fa prendere la mano, i consumi salgono notevolmente, ma con una guida più rilassata e in linea con la tipologia del veicolo si possono ottenere discrete soddisfazioni. In autostrada, impostando il cruise control sui 120 km/h, abbiamo fatto segnare al computer di bordo una media di 13 chilometri con un litro, mentre in città abbiamo superato di poco gli 8.

INFORMAZIONI SULL'AUTORE / ABOUT THE AUTHOR

Paolo Galvani

Nato nel 1964, è giornalista professionista dal 1990 e imprenditore dal 2007. Si occupa di tecnologia dalla fine degli Anni '80, prima come giornalista poi come traduttore specializzato, e da circa tre decenni ama girare in camper. Dalla fine di maggio del 2019 è diventato "fulltimer". A luglio 2019 ha lanciato il blog seimetri.it.

Born in 1964, he has been a professional journalist since 1990 and an entrepreneur since 2007. He has been involved in technology since the end of the 1980s, first as a journalist and then as a specialized translator, and for about three decades he has loved traveling in a motorhome. Since the end of May 2019 he has become a "fulltimer". In July 2019 he launched the blog seimetri.it

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