ALLA PROVA DEL 6 (MT)

TEST – Bagagliera Fiamma UltraBox 500

CI PIACE

  • Capienza
  • Design
  • Accessori interni
  • Chiusura con chiave

NON CI PIACE

  • Manca supporto per cartello carichi sporgenti
  • La chiusura a chiave richiede un po’ di attenzione

Prezzo suggerito al pubblico: 662,00 euro

22 novembre 2020 – Vivere in un camper richiede diversi sacrifici in termini di spazio. Vivere su Falkor, il nostro camper lungo solo 5,45 metri, ne richiede di più. Così, già pochi mesi dopo che abbiamo iniziato la nostra avventura, abbiamo arricchito il nostro spazio di stivaggio con una borsa morbida esterna da posizionare sul portabiciclette: la Fiamma Cargo Back per Carry Bike, che abbiamo equipaggiato da subito con il Kit Frame Cargo Back. Quest’ultima è una struttura rigida formata da tubetti di alluminio che consente alla borsa di mantenere una forma a parallelepipedo.

La scelta che abbiamo fatto oltre un anno fa è stata favorita dal fatto che non portiamo con noi le biciclette, e quindi potevamo (e possiamo ancora) utilizzare liberamente il portabici come strumento di carico, ed è stata dettata dalle condizioni economiche di allora, che non ci consentivano di affrontare grandi spese extra. In tutto avevamo speso 120 euro. La nostra prova di questo prodotto la trovate in questo post e a distanza di 14 mesi possiamo dire che il suo lavoro l’ha fatto, anche se non siamo stati pienamente soddisfatti. Soprattutto, lo stivaggio invernale di lungo periodo nella borsa morbida è un problema, a causa della condensa e dell’umidità.

Un passo avanti

Oggi che abbiamo possibilità economiche superiori, anche grazie ai risparmi del vivere in camper, abbiamo fatto il grande passo e ci siamo concessi una bagagliera “vera”: la Fiamma UltraBox 500, ovvero la più grande tra quelle pensate per l’installazione sui portabiciclette. Oltre al problema legato a condensa e umidità, con conseguente creazione di muffa, l’altro motivo per cui abbiamo voluto un contenitore così capiente è che in questo modo possiamo portarci dietro un monopattino elettrico, soluzione pratica per brevi commissioni quando si è in giro senza dover muovere il veicolo o coprire grandi distanze a piedi.

Lo scoglio più grande da superare quando si valuta un prodotto come questo è sicuramente il prezzo di acquisto. Di listino, la UltraBox 500 costa 662 euro. Noi siamo riusciti a trovarla online presso il concessionario Cusmai di Monza a 527 euro, e lì l’abbiamo acquistata. Il prodotto non era immediatamente disponibile e abbiamo dovuto attendere circa un mese prima di averlo, ma vogliamo sottolineare la cortesia del servizio clienti di Cusmai, che è riuscito a farci recapitare il prodotto a un indirizzo diverso da quello che avevamo indicato inizialmente (causa lockdown) rispondendo tempestivamente alle nostre richieste.

ABS bianco con finitura ruvida

A dispetto delle sue notevoli dimensioni (ha una capienza di 500 litri, è larga 147 centimetri, alta 70 e profonda 53), la bagagliera è leggera: solo 17 chilogrammi. Realizzata in ABS bianco con finitura ruvida e superficie semiopaca, è molto elegante. Insieme al prodotto viene fornito anche il kit che ne permette il fissaggio sul portabiciclette. Noi abbiamo il Fiamma Lift 77, una versione con arganello che consente di caricarlo in posizione bassa per poi sollevarlo più in alto sulla parete posteriore del camper. Questo consente di accedere al gavone posteriore di Falkor. Le tre canaline di cui è dotato costituiscono un perfetto appoggio per la bagagliera.

Quello che non ci aspettavamo di dover affrontare era il lavoro di foratura: dato che la UltraBox è in fin dei conti un contenitore universale adattabile a qualsiasi portabici, i punti di fissaggio possono variare. Così, i fori dove far passare le viti vanno realizzati al momento dell’installazione. Non è stato difficile, ma noi che in camper non eravamo attrezzati abbiamo approfittato dell’occasione per acquistare un trapano avvitatore a batteria che ora fa orgogliosa mostra di sé tra le nostre dotazioni tecniche dedicate al fai-da-te.

Fissaggio ottimale

Dei supporti metallici a ferro di cavallo vengono fatti passare dietro ai tubolari verticali del portabici e fissati all’interno della bagagliera con altrettanti dadi autobloccanti o, se si preferisce un’installazione più pratica per rimuoverla in caso di necessità, con dei “galletti” di materiale plastico. Una rondella in gomma e una piastrina in acciaio posizionati all’interno evitano vibrazioni e irrobustiscono il punto di attacco.

La bagagliera è già attrezzata con una retina anticaduta e due cinghie per fissare il contenuto. Rispetto alla borsa morbida, il fatto che il contenitore si apra sin dalla base permette di caricare e scaricare comodamente gli oggetti. Un altro vantaggio rispetto al sistema che usavamo in precedenza è che la UltraBox è dotata di doppia chiusura con serratura, soluzione che aiuta a prevenire i furti. La cosa che non ci è piaciuta è che bisogna fare molta attenzione in fase di bloccaggio perché è un po’ troppo facile non agganciare il riscontro, e quindi anche girando la chiave lo sportello non si fissa: sempre controllare che la chiusura sia correttamente avvenuta.

La grande bagagliera bianca

Passando dalla Cargo Box all’UltraBox, sicuramente l’aspetto di Falkor è migliorato. La grande bagagliera bianca (potremmo chiamarla Moby Dick!) dona un aspetto più elegante al nostro mezzo. Purtroppo, Fiamma si è “dimenticata” un elemento piuttosto importante, che non aveva invece trascurato nel caso della borsa morbida: un sistema per fissare il cartello che identifica i carichi sporgenti, fondamentale quando si usa un portabici tradizionale. L’unico caso in cui se ne può fare a meno è quando la bagagliera viene posizionata su un portabagagli o un portamoto che replicano le luci posteriori. In tutti gli altri casi il cartello va messo.

Se sulla Cargo Box era stata prevista un’apposita tasca, sulla bagagliera non c’è nulla del genere. Quindi, o si ricorre allo scomodo ed esteticamente discutibile sistema di corde o elastici oppure bisogna trovare un’altra soluzione. Noi abbiamo chiesto consiglio ai nostri amici su Facebook e dopo avere valutato la possibilità di usare velcro, calamite o collanti abbiamo deciso di ricorrere a viti passanti con testa tonda liscia: fissate dall’interno con i dadi, non si possono svitare dall’esterno, evitando così che il costoso cartello omologato (quelli di cartone da pochi euro non sono a norma) possa essere rubato.

Siamo così ricorsi al trapano appena acquistato e, aggiungendo delle rondelle in gomma sia all’esterno sia all’interno, abbiamo fissato il tutto. Con un risultato estetico che ci convince in pieno. La nostra UltraBox 500, senza superare il carico massimo ammesso (43 chili considerando che il nostro Lift 77 arriva al massimo a 60 chili), contiene ora un monopattino, un leggero tavolino Ikea, due sedie pieghevoli, un lettino da spiaggia e poca altra roba, che però senza questa soluzione non avremmo potuto avere sempre con noi.

LE SPECIFICHE TECNICHE

  • Volume: 500 litri
  • Peso: 17 kg
  • Carico massimo: 43 kg
  • Dimensioni: 147 x 70 x 53 centimetri
  • Velocità massima con bagagliera montata: 110 km/h

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INFORMAZIONI SULL'AUTORE / ABOUT THE AUTHOR

Paolo Galvani

Nato nel 1964, è giornalista professionista dal 1990 e imprenditore dal 2007. Si occupa di tecnologia dalla fine degli Anni '80, prima come giornalista poi come traduttore specializzato, e da circa tre decenni ama girare in camper. Dalla fine di maggio del 2019 è diventato "fulltimer". A luglio 2019 ha lanciato il blog seimetri.it.

Born in 1964, he has been a professional journalist since 1990 and an entrepreneur since 2007. He has been involved in technology since the end of the 1980s, first as a journalist and then as a specialized translator, and for about three decades he has loved traveling in a motorhome. Since the end of May 2019 he has become a "fulltimer". In July 2019 he launched the blog seimetri.it

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