ALLA PROVA DEL 6 (MT)

TEST – Portabici per furgonati Sawiko Agito Van

CI PIACE

  • Possibilità di aprire il portellone posteriore
  • Non grava su porte e cerniere
  • Semplice da utilizzare e rimuovere
  • E’ compatibile con il gancio di traino

NON CI PIACE

  • Porta al massimo tre biciclette (e 60 kg)
  • Prezzo troppo elevato

Prezzo suggerito al pubblico (compresa installazione): 2.950,00 euro

24 ottobre 2019 – Chi possiede un furgonato sa bene quanto possa essere complicato trasportare delle biciclette: lo spazio interno è davvero poco e i portabici tradizionali sono scomodi, perché spesso quando sono carichi impediscono l’apertura del portellone posteriore. Come avete visto dai nostri post dei giorni scorsi, abbiamo avuto la possibilità di provare per una settimana un Westfalia Nugget allestito su Ford Transit Custom, che aveva tra le dotazioni anche un’ingegnosa soluzione: il portabici Sawiko Agito Van. In attesa di parlarvi del furgonato, la cui prova scritta richiede un po’ più di tempo per essere completata, vi proponiamo le nostre impressioni su questo accessorio.

L’Agito Van è disponibile, oltre che per Ford Transit Custom, anche per Fiat Ducato, Peugeot Boxer e Citroen Jumper nei modelli a partire dal 2006 ed è in grado di ospitare, nella sua versione base, due biciclette standard o due e-bike, per un peso massimo di 60 chilogrammi. In opzione, è possibile installare un terzo binario, con l’avvertenza però di non superare i 60 chili di portata massima complessiva.

Il bello di questo dispositivo è che non pesa sui portelloni, soprattutto sulle cerniere di Ducato e affini, e che questi possono essere aperti anche a bici caricate, sia che si tratti della doppia porta sia in caso di portellone sollevabile. Per ottenere questo risultato, Sawiko ha studiato una robusta barra (18 chili il suo peso, a cui vanno aggiunti i 13 chili della piattaforma con i binari) che si attacca ai longheroni del telaio su cui viene montato il braccio girevole dell’Agito Van, in posizione leggermente disassata sulla destra. Dato che la struttura va a coprire la targa originale del mezzo, il dispositivo è dotato di targa ripetitrice e di luci.

Il blocco con i binari delle bici può essere piegato a 90 gradi verso l’alto per ridurre l’ingombro quando non si ha necessità di carico, mentre se proprio non si prevede di dover portare con sé i velocipedi è possibile smontare tutta la struttura, a eccezione della barra installata sotto il pianale, senza la necessità di attrezzi. In posizione d’uso e con le bici caricate, prima di aprire il portellone è necessario sbloccare a far girare verso l’esterno il portabici. Per farlo, bisogna svitare un manettino, portare una leva in posizione di sblocco, girare parzialmente la struttura, togliere un pomello di sicurezza e sbloccare i binari con le bici ruotandoli verso l’esterno: è più difficile da spiegare che da fare. Nel video si vede come tutta l’operazione possa essere fatta con una mano sola.

L’installazione del Sawiko Agito Van non preclude la possibilità di adottare un gancio di traino, che si può utilizzare in alternativa al portabici e che è disponibile nella lista degli optional sia in versione fissa sia removibile. In Italia, il dispositivo, utilizzabile anche per portare una bagagliera rigida al posto delle biciclette, viene proposto con un prezzo suggerito al pubblico che comprende anche l’installazione: 2.950 euro. Peccato: se avesse avuto un costo più contenuto l’Sawico Agito Van avrebbe ottenuto le nostre cinque stelle!

Ecco un video di pochi minuti che illustra il funzionamento del Sawiko Agito Van

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INFORMAZIONI SULL'AUTORE / ABOUT THE AUTHOR

Paolo Galvani

Nato nel 1964, è giornalista professionista dal 1990 e imprenditore dal 2007. Si occupa di tecnologia dalla fine degli Anni '80, prima come giornalista poi come traduttore specializzato, e da circa tre decenni ama girare in camper. Dalla fine di maggio del 2019 è diventato "fulltimer". A luglio 2019 ha lanciato il blog seimetri.it.

Born in 1964, he has been a professional journalist since 1990 and an entrepreneur since 2007. He has been involved in technology since the end of the 1980s, first as a journalist and then as a specialized translator, and for about three decades he has loved traveling in a motorhome. Since the end of May 2019 he has become a "fulltimer". In July 2019 he launched the blog seimetri.it

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